Catene Leggere Libere Kappa e Lambda

La catena leggera delle immunoglobuline è la piccola subunità polipeptidica di un anticorpo (immunoglobulina). Il peso molecolare di entrambi i tipi di catene leggere (κ o λ) è approssimativamente 22-25 kD.
Le molecole delle immunoglobuline sono composte da due identiche catene pesanti (α, δ, ε, γ o μ) – che definiscono la classe dell’immunoglobulina (IgA, IgD, IgE, IgG e IgM) – e due identiche catene leggere (κ o λ).
Ciascuna catena leggera è legata covalentemente a una catena pesante e le due catene pesanti sono legate covalentemente tra loro. In un anticorpo è presente un solo tipo di catena leggera.
In un individuo sano, la maggior parte delle catene leggere presenti nel siero sono legate alle catene pesanti a formare immunoglobuline complete.
Comunque, un basso livello di catene leggere non legate – o libere (FLC) – si trova nel siero di individui sani a causa di un eccesso di produzione e secrezione di catene leggere, rispetto a quello di catene pesanti, da parte delle plasmacellule.
Nel siero le catene leggere libere κ (κ-FLC) si trovano prevalentemente sotto forma di monomeri e le catene leggere libere λ (λ-FLC) sotto forma di dimeri covalentemente legati.
Questa differenza di dimensione molecolare comporta un diverso tasso di filtrazione glomerulare per le catene leggere libere κ rispetto alle λ.
Si osserva la presenza di catene leggere libere nell’urina. Il livello urinario di FLC è basso, negli individui sani, a causa del processo di filtrazione e riassorbimento dei polipeptidi di basso peso molecolare che avviene nel rene.
In presenza di discrasie plasmacellulari (quali il mieloma multiplo ed altre gammopatie monoclonali) alcune plasmacellule producono una grande quantità di FLC monoclonali (ossia prodotte da un singolo clone).
Elevati livelli sierici di FLC policlonali possono essere associati con malattie autoimmuni, come il Lupus eritematoso sistemico (LES).
Un significativo eccesso di produzione di FLC, oltre a un incremento di concentrazione nel siero, genera una condizione in cui viene superata la capacità di riassorbimento tubulare nel rene.
La comparsa di elevati livelli di FLC nell’urina può suggerire una patologia renale o una malattia linfoproliferativa maligna. FLC urinarie associate con una forma linfoide maligna sono definite proteine di Bence Jones (1).

I prodotti dedicati alla caratterizzazione di questi analiti costituiscono il cuore di New Scientific Company che, prima al mondo, li propose nel 1988 ottenendo un Brevetto internazionale.
Grazie all’impiego dei Kit dedicati è possibile la determinazione qualitativa e/o quantitativa delle Catene Leggere Libere in urina non concentrata, liquido cefalo-rachidiano e altri fluidi biologici.
Il metodo analitico, in fase liquida, si basa sulla immunoreazione diretta verso i determinanti antigenici “Hidden” (nascosti), cioè quelli non accessibili in presenza del legame delle catene leggere con le catene pesanti nell’immunoglobulina intatta.
Pluriennali competenze e l’impiego di antisieri specifici adsorbiti anti Catene Leggere Libere umane garantiscono la formulazione di prodotti caratterizzati da affidabilità, specificità ed elevato valore diagnostico.

Bibliografia

1. Dispenzieri A. et al.: “International Myeloma Working Group guidelines for serum free light chain analysis in multiple myeloma and related disorders” – Leukemia
   2009; 23: 215-224.

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